Dermatite atopica: Tralokinumab, un anticorpo anti-IL-13, ha raggiunto gli endpoint primari e secondari negli studi registrativi ECZTRA
Sono stati presentati i risultati degli studi condotti con Tralokinumab nella dermatite atopica.
Tralokinumab è un anticorpo monoclonale completamente umano che neutralizza in modo mirato l’interleuchina 13 ( IL-13 ), uno dei principali driver dell’infiammazione cronica nell’ambito della dermatite atopica.
È stato dimostrato che la citochina IL-13 è iperespressa nella cute dei pazienti con dermatite atopica, oltre ad essere coinvolta nella fisiopatologia alla base di tutti i sintomi tipici della dermatite atopica, tra cui alterazioni della barriera cutanea, infiammazioni, prurito e un maggiore rischio di infezioni della cute.
Somministrato per via sottocutanea ogni due settimane, Tralokinumab 300 mg ha dimostrato efficacia e sicurezza con o senza l’uso concomitante di un corticosteroide topico in tre studi di fase III ( ECZTRA 1-3 ) per il trattamento di adulti con dermatite atopica da moderata a grave.
In tutti e tre gli studi, Tralokinumab ha raggiunto gli endpoint primari alla settimana 16, valutati attraverso il raggiungimento di una pelle priva o quasi priva di lesioni ( IGA 0/1 ) alla scala IGA ( Investigator Global Assessment ) e un miglioramento di almeno il 75% alla scala EASI-75 ( Eczema Area and Severity Index ).
Tralokinumab, quando somministrato una volta ogni due settimane con o senza l’uso concomitante di corticosteroide topico, ha anche dimostrato miglioramenti significativi negli endpoint secondari a 16 settimane, che hanno incluso l’estensione e la gravità delle lesioni cutanee, il prurito e gli indici di qualità di vita connesse alla salute.
Gli endpoint secondari che valutano i segni e sintomi di dermatite atopica sono stati misurati in base ai cambiamenti dei seguenti punteggi: SCORing Atopic Dermatitis ( SCORAD ), Pruritus Numeric Rating Scale ( NRS ) e Dermatology Life Quality Index ( DLQI ).
Negli studi in monoterapia ECZTRA 1 e 2, la maggioranza dei pazienti trattati con Tralokinumab 300 mg ogni due settimane, che ha raggiunto una risposta clinica alla settimana 16 ( IGA 0/1 o EASI-75 ) l’ha mantenuta alla settimana 52 senza l’uso di corticosteroidi topici.
Nello studio di combinazione ECZTRA 3, un numero significativamente maggiore di pazienti trattati con Tralokinumab più corticosteroidi topici ha raggiunto IGA 0/1 ( 39% ) e/o EASI-75 ( 56% ) alla settimana 16 rispetto ai pazienti trattati con placebo più corticosteroidi topici ( rispettivamente 26% e 36%; p=0.015 e p inferiore a 0.001 per IGA 0/1 ed EASI-75 ).
Inoltre, la maggioranza dei pazienti che ha risposto alla settimana 16 ha mantenuto la risposta alla settimana 32 continuando con due diverse frequenze di dosaggio di Tralokinumab.
9 pazienti su 10 randomizzati a continuare il dosaggio di Tralokinumab ogni due settimane combinato con un corticosteroidi topico hanno mantenuto una pelle priva o quasi priva di lesioni alla settimana 32, mentre 8 pazienti su 10 randomizzati a continuare il dosaggio ogni 4 settimane combinato con un corticosteroide topico hanno mantenuto una pelle priva o quasi di lesioni alla settimana 32.
Tralokinumab ha mostrato un profilo di sicurezza comparabile al placebo su 52 settimane relativamente ai valori complessivi di frequenza e gravità degli eventi avversi.
ECZTRA 1 e 2: risultati degli studi in monoterapia
Efficacia:
• alla settimana 16, la percentuale dei pazienti che hanno ottenuto una risposta IGA 0/1 è stata, rispettivamente in ECZTRA 1 e 2, del 16% ( Tralokinumab ) contro il 7% ( placebo; p=0.002 ) e del 22% contro l’11% ( p minore di 0.001 );
• alla settimana 16, la percentuale dei pazienti che hanno ottenuto una risposta EASI-75 è stata, rispettivamente in ECZTRA 1 e 2, del 25% ( Tralokinumab ) contro il 13% ( placebo; p minore di 0.001 ) e del 33% contro l’11% ( p minore di 0.001 );
• alla settimana 52, il 51% e 59% dei pazienti che hanno ottenuto una risposta alla settimana 16 hanno mantenuto la risposta IGA 0/1 con la somministrazione di Tralokinumab ogni due settimane, rispettivamente in ECZTRA 1 e 2. Le risposte mantenute nei pazienti randomizzati a Tralokinumab ogni quattro settimane sono state del 39% e 45%, rispettivamente in ECZTRA 1 e 2;
• il 60% e 56% dei pazienti, che hanno ottenuto una risposta alla settimana 16, hanno mantenuto la risposta EASI-75 con la somministrazione di Tralokinumab ogni due settimane, rispettivamente in ECZTRA 1 e 2. Le risposte mantenute nei pazienti randomizzati a Tralokinumab ogni quattro settimane sono state del 49% e 51%, rispettivamente in ECZTRA 1 e 2.
Sicurezza:
ECZTRA 1: I valori complessivi di frequenza ( 76% per Tralokinumab e 77% per il placebo ) e gravità degli eventi avversi in ECZTRA 1 erano comparabili tra i gruppi di trattamento su 16 settimane. Il profilo di reazioni avverse su 52 settimane era comparabile a quello delle 16 settimane iniziali.
Gli eventi avversi più comuni, riscontrati maggiormente nel trattamento con Tralokinumab, includevano infezioni virali dell’apparato respiratorio superiore ( 23% Tralokinumab; 21% placebo ) e congiuntivite ( 7% Tralokinumab; 2% placebo ).
ECZTRA 2: I valori complessivi di frequenza ( 62% per Tralokinumab e 66% per il placebo ) e gravità degli eventi avversi in ECZTRA 2 erano comparabili tra i gruppi di trattamento su 16 settimane. Il profilo di reazioni avverse su 52 settimane era comparabile a quello delle 16 settimane iniziali.
Gli eventi avversi più comuni, riscontrati maggiormente nel trattamento con Tralokinumab, includevano infezioni dell’apparato respiratorio superiore ( 10% Tralokinumab; 9% placebo ) e congiuntivite ( 3% Tralokinumab; 2% placebo ).
ECZTRA 3: risultati dello studio in terapia combinata con corticosteroidi topici
Efficacia:
• alla settimana 16, un numero significativamente maggiore di pazienti trattati con Tralokinumab più corticosteroidi topici ha raggiunto IGA 0/1 ( 39% ) e/o EASI-75 ( 56% ) rispetto ai pazienti trattati con placebo più corticosteroidi topici ( 26% e 36%; p=0.015 e p minore di 0.001 );
• il 90% e 93% ( IGA 0/1 ed EASI-75, rispettivamente ) dei pazienti che hanno risposto alla settimana 16 ha mantenuto la risposta alla settimana 32 con la somministrazione di 300 mg di Tralokinumab in combinazione con corticosteroidi topici ogni due settimane;
• il 78% e il 91% ( IGA 0/1 ed EASI-75, rispettivamente ) dei pazienti che hanno risposto alla settimana 16 ( con la somministrazione di 300 mg di Tralokinumab più corticosteroidi topici ogni due settimane durante le suddette 16 settimane ) ha mantenuto la risposta alla settimana 32 quando sono passati alla somministrazione di 300 mg di Tralokinumab ogni quattro settimane in combinazione con corticosteroidi topici.
Sicurezza
ECZTRA 3: I valori complessivi di frequenza ( 71% per Tralokinumab più corticosteroidi topici e 67% per il placebo più corticosteroidi topici ) e gravità degli eventi avversi erano comparabili tra i gruppi di trattamento su 16 settimane.
Il profilo di eventi avversi su 32 settimane era comparabile a quello delle 16 settimane iniziali.
Gli eventi avversi più comuni, riscontrati maggiormente nel trattamento con Tralokinumab, includevano infezioni virali dell’apparato respiratorio superiore ( 19% Tralokinumab più corticosteroidi topici; 11% placebo più corticosteroidi topici ), congiuntivite ( 11% Tralokinumab più corticosteroidi topici; 3% placebo più corticosteroidi topici ), cefalea ( 9% Tralokinumab più corticosteroidi topici; 5% placebo più corticosteroidi topici ), infezioni del tratto respiratorio superiore ( 8% Tralokinumab più corticosteroidi topici; 5% placebo più corticosteroidi topici ) e reazioni nella sede di iniezione ( 7% Tralokinumab più corticosteroidi topici; 0.0% placebo più corticosteroidi topici ).
Relativamente a eventi avversi di particolare interesse, Tralokinumab più corticosteroidi topici era associato a tassi inferiori di eczema herpeticum e infezioni gravi rispetto al placebo più corticosteroidi topici. ( Xagena_2020 )
Fonte: American Academy of Dermatology ( AAD ) Meeting, 2020
Xagena_Medicina_2020