Dabrafenib e Trametinib nel trattamento del melanoma avanzato e non-resecabile


L’Agenzia regolatoria statunitense FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato due nuovi farmaci per la terapia del melanoma avanzato e non-resecabile: Dabrafenib e Trametinib.

Trametinib ( Mekinist ) è una piccola molecola somministrabile per os, inibitore selettivo di MEK1 e MEK2, parte della via MAP-chinasi ( proteina attivata da mitogeni ), della quale anche BRAF è un componente.
Il farmaco è in grado di migliorare la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) e la sopravvivenza globale ( OS ), rispetto alla chemioterapia, nei pazienti con melanoma con mutazione di BRAF V600E o V600K.

Dabrafenib ( Tafinlar ), assunto per os, agisce inibendo BRAF V600E-mutato, una proteina alterata che induce la crescita del melanoma metastatico.
Il gene BRAF codifica per la proteina chiamata B-Raf, mediatore della crescita e della divisione cellulare, ma la mutazione V600E implica una sostituzione di un residuo di valina con uno di acido glutammico in posizione 600 che la rende 10 volte più attiva rispetto a quella wild-type causando il 60% dei casi di melanoma, la forma più mortale di tumore della pelle e dell'8% circa di tutti i tumori solidi.

La sicurezza e l’efficacia dei due farmaci in combinazione sono stati dimostrati in uno studio clinico con 162 partecipanti con melanoma non-resecabile o metastatico con la mutazione BRAF V600E or V600K, la maggior parte dei quali non aveva ricevuto una precedente terapia.

I risultati hanno mostrato che il 76% dei partecipanti trattati con i due farmaci in combinazione ha avuto la riduzione o la scomparsa del cancro ( risposta obiettiva ) che è durata una media di 10.5 mesi.
Al contrario, il 54% dei partecipanti trattati con Dabrafenib come singolo agente ha mostrato risposte obiettive che sono durate una media di 5.6 mesi.
Gli studi clinici sono in corso per determinare se i due farmaci in combinazione migliorano la sopravvivenza.

Gli effetti indesiderati più comunemente riportati hanno incluso febbre, brividi, stanchezza, eruzioni cutanee, nausea, vomito, diarrea, dolore addominale, edema periferico ( gonfiore delle mani e dei piedi ), tosse, mal di testa, dolori articolari, sudorazione notturna, diminuzione dell'appetito, costipazione e dolore muscolare.
Durante gli studi clinici, l'incidenza e la gravità della febbre sono aumentati con l’uso in combinazione dei due farmaci.

Gravi effetti collaterali includono emorragie, formazione di coaguli, infarto, problemi di pelle e problemi agli occhi.
Uno dei gravi effetti collaterali di Dabrafenib, lo sviluppo di un carcinoma a cellule squamose della pelle, si è ridotto quando il farmaco è stato impiegato in combinazione con Trametinib.
L'incidenza di carcinoma a cellule squamose della pelle in questo studio è stata del 7% con la combinazione rispetto al 19% con singolo agente Dabrafenib.
Altri effetti collaterali clinicamente significativi hanno incluso lesioni a livello renale.

Le donne in età fertile devono essere informate che i due farmaci possono causare difetti alla nascita in un feto in via di sviluppo.
Uomini e donne dovrebbero anche essere informati che il trattamento con i due farmaci può causare infertilità.

Ogni anno nel mondo vengono diagnosticati circa 160.000 nuovi casi di melanoma e sono circa 48.000 i decessi a esso correlati; tra i tumori in pazienti sotto i 40 anni, l’incidenza di melanoma è secondo solo al carcinoma della mammella per le donne e alle leucemie per gli uomini. ( Xagena_2014 )

Fonte: FDA, 2014

Xagena_Medicina_2014