Psoriasi: Efalizumab associato a rischio di leucoencefalopatia multifocale progressiva
Genentech ha annunciato di aver inviato una Dear Healthcare Provider Letter per informare i dermatologi e i neurologi di un secondo caso di leucoencefalopatia multifocale progressiva, con la morte di una donna di 73 anni affetta da psoriasi, che era stata trattata con Raptiva ( Efalizumab ) per circa 4 anni.
Questo è il secondo caso di leucoencefalopatia multifocale progressiva che si è presentato durante trattamento con Raptiva. Nel primo caso era stato interessato un paziente di 70 anni.
Genentech ritiene che Efalizumab possa aumentare il rischio di leucoencefalopatia multifocale progressiva, e che la prolungata esposizione a Raptiva e l’età avanzata possano ulteriormente aumentare questo rischio.
La scheda tecnica di Raptiva era stata aggiornata a ottobre 2008, ed era stato inserito un boxed warning sul rischio di gravi infezioni, tra cui la leucoencefalopatia multifocale progressiva.
Secondo Genentech i pazienti in terapia con Raptiva o che intendono iniziare il trattamento con il farmaco, dovrebbero discutere i benefici e i rischi di Raptiva con il proprio medico.
Inoltre, alcuni pazienti trattati con Raptiva, possono andare incontro a grave peggioramento o a nuove forme di psoriasi, mentre stanno assumendo Raptiva o dopo aver interrotto il trattamento.
La leucoencefalopatia multifocale progressiva è una rara malattia demielinizzante del sistema nervoso centrale, che può causare grave disabilità o morte.
La leucoencefalopatia multifocale progressiva è prodotta dall’attivazione del virus John Cunningham ( JC ). Questo virus si presenta in forma latente in quasi l’80% degli adulti sani, ed è la causa della leucoencefalopatia multifocale progressiva nei soggetti immunocompromessi.
I fattori che portano all’attivazione dell’infezione latente non sono completamente noti anche se le anormalità a livello delle cellule T possono essere importanti per la riattivazione del virus.
La leucoencefalopatia multifocale progressiva è stata riportata in letteratura nei pazienti con infezione da virus HIV; così come nei pazienti immunodepressi affetti da tumore ( tra cui pazienti con tumori ematologici ), riceventi trapianto d’organo, e i pazienti con malattie autoimmuni.
Non esistono farmaci in grado di trattare la leucoencefalopatia multifocale progressiva. ( Xagena_2008 )
Fonte: Genentech, 2008
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