Melanoma metastatico allo stadio III e IV: la vitiligine è un fattore prognostico favorevole
Le caratteristiche cliniche e la rilevanza prognostica delle lesioni da vitiligine in pazienti affetti da melanoma sono ancora controverse.
L’obiettivo di uno studio prospettico osservazionale è stato quello di individuare le caratteristiche cliniche della vitiligine associata al melanoma, per analizzare l'associazione con altre manifestazioni autoimmuni, e verificare se lo sviluppo di lesioni da vitiligine abbia una rilevanza prognostica sul decorso clinico del melanoma.
Un totale di 2.954 pazienti sono stati inclusi nello studio; sono state effettuate analisi multivariate della sopravvivenza senza metastasi a distanza e della sopravvivenza globale per accertare il ruolo prognostico indipendente della vitiligine come covariata tempo-dipendente.
La vitiligine è stata diagnosticata in 83 pazienti su 2.954 con melanoma ( 2.8% ).
Una percentuale significativamente più alta di malattie autoimmuni è stata dimostrata nei pazienti con vitiligine ( 7 su 83 ) rispetto ai pazienti senza vitiligine ( 80 su 2.871 ) ( P=0.004 ).
Dalle analisi multivariate è emerso che la vitiligine è una variabile indipendente di prognosi favorevole, associata a una più lunga sopravvivenza senza metastasi a distanza in stadio III e a una maggiore sopravvivenza globale sia allo stadio III che IV.
In conclusione, la vitiligine associata a melanoma dovrebbe essere considerata come una manifestazione clinica distinta, differente dalla vitiligine comune, che identifica un sottogruppo di pazienti caratterizzati da una elevata prevalenza di malattie immunomediate e da una prognosi favorevole. ( Xagena_2010 )
Quaglino P et al, Ann Oncol 2010; 21: 409-414
Link: MedicinaNews.it
Onco2010 Dermo2010