La combinazione Trametinib più Dabrafenib nel melanoma metastatico: esiti a 5 anni


I pazienti con melanoma non-operabile o metastatico con una mutazione BRAF V600E o V600K presentano una sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) e sopravvivenza globale ( OS ) prolungate quando ricevono la combinazione di inibitori di BRAF e di inibitori MEK.
Rimangono da definire gli esiti clinici nel lungo periodo.

E' stata compiuta una revisione dei dati a lungo termine da studi randomizzati di terapia di combinazione con inibitori di BRAF e MEK.

Sono stati presi in esame i dati aggregati di sopravvivenza estesa di 2 studi condotti su pazienti non-trattati in precedenza che avevano ricevuto l'inibitore BRAF Dabrafenib ( alla dose di 150 mg due volte al giorno ) più l'inibitore MEK Trametinib ( 2 mg una volta al giorno ) negli studi COMBI-d e COMBI-v.
La durata mediana del follow-up è stata di 22 mesi.

Gli endpoint primari negli studi COMBI-d e COMBI-v erano rispettivamente la sopravvivenza libera da progressione e la sopravvivenza globale.

Un totale di 563 pazienti sono stati assegnati in modo random a ricevere Dabrafenib più Trametinib ( 211 nello studio COMBI-d e 352 nello studio COMBI-v ).
I tassi di sopravvivenza senza progressione sono stati del 21% a 4 anni e del 19% a 5 anni.
I tassi di sopravvivenza globale sono stati del 37% a 4 anni e del 34% a 5 anni.

Nell'analisi multivariata, diversi fattori di base ( performance status, età, sesso, numero di siti di organi con metastasi e livello di lattato deidrogenasi ) sono risultati associati in modo significativo sia alla sopravvivenza senza progressione sia alla sopravvivenza globale.
Una risposta completa ( CR ) si è verificata in 109 pazienti ( 19% ) ed è stata associata a un migliore esito nel lungo periodo, con un tasso di sopravvivenza globale del 71% a 5 anni.

Il trattamento di prima linea con Trametinib e Dabrafenib ha portato a benefici nel lungo periodo in circa un terzo dei pazienti con melanoma non-operabile o metastatico con mutazione BRAF V600E o V600K. ( Xagena_2019 )

Robert C et al, N Engl J Med 2019; 381: 626-636

Xagena_Medicina_2019